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Come riconoscere un orologio contraffatto

Come riconoscere un orologio contraffatto? 

 La prima cosa da fare quando ti appresti a comprare un orologio di marca è controllare il quadrante dell’orologio. Un orologio falso spesso assomiglia all’originale, ma questo avrà alcuni piccoli difetti come macchie o un diverso stile delle lancette delle ore e dei minuti. Un falso avrà sempre caratteristiche simili ma non identiche. ​

 La seconda cosa da fare è individuare il numero di riferimento o il numero di serie sull’orologio. Il numero deve essere netto e ben riconoscibile. La maggior parte dei produttori di orologi di alta qualità scrivono questo numero con delle punte di diamante in modo che siano sempre riconoscibili e leggibili. Gli orologi «replica» di solito hanno i numeri di serie scritti con il procedimento della sabbiatura e quindi appaiono meno chiari. ​

 Guarda sempre la parte posteriore: deve essere esente da difetti. L’incisione presente deve essere chiara, infatti alcuni orologi di alta qualità hanno addirittura degli ologrammi impressi sulla parte posteriore. ​

 Infine controlla l’ortografia nelle scritte. Un orologio di qualità non ha errori ortografici anche se il produttore è straniero.​

Contenuto realizzato nell’ambito del progetto finanziato  dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy già Ministero dello Sviluppo Economico DGTPI-UIBM” in ambito del Progetto “Io Sono Originale Linea B (2019-2023)”.

#Iosonoriginale

io sono originale

#iosonoriginale è un progetto realizzato con lo scopo di informare i giovani sui rischi legati al fenomeno della contraffazione che causa non solo danni economici per il mercato ma, in alcuni casi, anche rischi per la salute.

 Che cosa è la contraffazione​?

Con il termine «contraffare» si intende la riproduzione di un bene in maniera tale che venga scambiato per l’originale ovvero produrre, importare, vendere o impiegare prodotti o servizi coperti da proprietà intellettuale

Contenuto realizzato nell’ambito del progetto finanziato  dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy già Ministero dello Sviluppo Economico DGTPI-UIBM” in ambito del Progetto “Io Sono Originale Linea B (2019-2023)”.

#Iosonoriginale

“IO SONO ORIGINALE”

Qualche giorno fa, presso il liceo scientifico Antonio Labriola in Ostia (RM), è stato presentato il progetto IO SONO ORIGINALE trattando il tema della contraffazione in collaborazione con il nucleo speciale della Guardia di Finanza di Roma.

I temi toccati sono legati alla contraffazione dei prodotti alimentari, abbigliamento, pelletteria e calzature. Si è parlato anche di danni economici alle aziende che producono prodotti originali, come difenderci, come riconoscere il prodotto falso, quali sono le sanzioni per chi vende e chi acquista e come riconoscere il Marchio CE dal falso.

Realizzato nell’ambito del progetto finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico DGTPI-UIBM” “Io Sono Originale Linea B (2019 – 2023)”.

#Iosonoriginale

Nuova sentenza della Corte Costituzionale a favore del consumatore per l’estinzione in anticipo di finanziamenti del credito al consumo.

In data 22 dicembre 2022 la Corte Costituzionale ha stabilito che se il consumatore estingue in anticipo un finanziamento relativo al credito al consumo, ha diritto di ottenere la restituzione di una parte dei soldi versati alla banca a vario titolo per l’accensione della pratica di finanziamento al consumo.

La norma dichiarata incostituzionale limitava solo “ad alcune tipologie di costi il diritto alla riduzione” che spetta al consumatore, ma cosa ancor più grave aveva limitato tale diritto alla restituzione solo a chi avesse acceso un finanziamento dopo l’entrata in vigore della legge, quindi con una distinzione temporale di applicazione.

La sentenza ha dichiarato incostituzionale questa parte della norma, eliminando la distinzione tra costi rimborsabili e non ed eliminando il limite temporale.

OTTENUTO NUOVAMENTE UN RIMBORSO DA NOTO ISTITUTO DI CREDITO PER IL FURTO DELLA CARTA DI CREDITO DALLA BORSA DI UNA NOSTRA ASSOCIATA.

Una consumatrice Bergamasca si rivolge alla nostra Associazione dopo aver tentato di ottenere da un noto Istituto di credito cittadino il rimborso delle somme sottrattele dalla carta di credito/bancomat.

Il caso riguardava un episodio di furto della borsa in cui vi erano oltre i documenti anche la carta di credito ed il bancomat.

La consumatrice aveva subito sporto denuncia e bloccato le carte, ma nonostante il blocco i malviventi avevano continuato ad operare sulla carta di credito sottraendole un notevole importo.

La sottrazione era imputabile ad un malfunzionamento del blocco carte da parte dell’Istituto di credito che, tuttavia, per ragioni infondate negava il rimborso e le proprie responsabilità.

Grazie all’intervento dei nostri Legali che hanno contestato le decisioni della banca e proposto reclamo avverso ad esse, la consumatrice si è vista restituire i fondi.

Truffe informatiche a danno dei correntisti

In questi ultimi mesi ci sono state segnalate numerose truffe informatiche on.line a danno di titolari di conti correnti del gruppo Bper ma anche di altri istituti di credito.

Si tratta di truffe che adottano tecniche di phishing (che utilizza per l’inganno la posta elettronica) e di smishing ( che utilizza un messaggio SMS sul cellulare).

La vittima di un attacco di phishing e/o smishing (perdonate l’inglesismo) riceve un messaggio misterioso che la esorta a effettuare un bonifico per pagare una bolletta o una fattura non saldata e dove si richiede di confermare le proprie credenziali per l’accesso al conto corrente e/o alla carta di credito.

Il fine dei truffatori è quello di impossessarsi di dati personali come coordinate bancarie, numeri di carta di credito, indirizzi email allo scopo di sottrarre denaro alla vittima ovvero di rubarne l’identità.

Altro metodo utilizzato in queste truffe è quello di inviare un messaggio, curato nella grafica tanto da essere difficilmente distinguibile dall’originale dove si comunica fittiziamente al cliente la disattivazione delle operazioni online con carta di credito e le funzioni del conto corrente e che per sbloccare l’account e la carta di credito è necessario confermare/inserire alcune informazioni riservate come il numero di cellulare (utilizzato per confermare le operazioni), il codice login e la password; ovviamente queste informazioni non sono inserite sulla pagina della banca bensì su una pagina falsa che graficamente riproduce l’originale.

In particolare, il numero di cellulare non deve mai essere fornito perché di rischia la duplicazione della scheda sim.

In questo modo i truffatori vengono in possesso dei dati del correntista e possono operare sul conto corrente o sulla carta di credito del medesimo.

Quindi, non inviate mai i Vostri dati personali e quelli inerenti i vostri rapporti bancari per richieste pervenute tramite e.mail e SMS.

Inoltre, collegatevi alla Vostra banca tramite l’indirizzo web originario e non tramite motori di ricerca.

Purtroppo, se Voi comunicate i dati di accesso al conto corrente e/o alla carta di credito ogni sistema di  difesa e protezione dell’istituto di credito è sostanzialmente inefficace.”.