L’Antitrust avvia nuova istruttoria nei confronti di Enel Energia.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nel novembre 2023, ha irrogato sanzioni per oltre 15 milioni di euro nei confronti di Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia, colpevoli di avere adottato pratiche commerciali aggressive condizionando i consumatori ad accettare modifiche in aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, in contrasto con l’articolo 3 del Decreto Aiuti bis, norma che aveva vietato aumenti unilaterali dei prezzi per la fornitura di energia elettrica e gas dal 10 agosto 2022 al 30 giugno 2023.
Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia hanno invece inviato ai propri clienti delle comunicazioni con le quali inducevano i medesimi ad accettare le modifiche dei prezzi nel periodo citato, con conseguenti significativi incrementi delle bollette.
In data 2 aprile 2024, l’AGCM ha aperto una nuova (ennesima) istruttoria nei confronti di Enel Energia sugli aumenti determinati dagli aggiornamenti delle condizioni di prezzo per le offerte in scadenza.
La verifica da parte di AGCM riguarda i clienti del Mercato Libero che negli scorsi anni hanno sottoscritto un contratto con il prezzo della componente energia bloccato per un periodo di tempo predefinito, solitamente 12 mesi.
La regolazione di settore prevede che l’azienda possa, almeno tre mesi prima della scadenza delle condizioni fissate, comunicare una variazione di dette condizioni con una semplice comunicazione e che in caso di silenzio assenso le nuove condizioni si considererebbero automaticamente accettate.
Ebbene, AGCM riferisce di avere ricevuto numerose e continue denunce di singoli consumatori e microimprese, anche per il tramite di associazioni di consumatori, che lamentano di aver ricevuto, in occasione dei cicli di fatturazione relativi al quadrimestre ottobre 2023 – gennaio 2024, bollette recanti un significativo incremento del prezzo delle forniture di gas e di energia elettrica rispetto alle bollette riferite allo stesso arco temporale nell’anno precedente.
In particolare, sono stati segnalati:
- esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato;
- la mancata ricezione di una informazione preventiva e in forma scritta (via posta elettronica o cartacea), da parte di Enel Energia, in ordine al rinnovo contrattuale; ciò ha impedito ai clienti di Enel Energia di esercitare il diritto di recesso, né scegliere un diverso fornitore di energia;
- alcuni clienti hanno riferito di avere rinvenuto nello spam una email, proveniente da Enel Energia, alla quale era allegata la comunicazione di rinnovo, a seguito della scadenza, delle condizioni economiche di fornitura. Ad avviso dei segnalanti, la email in esame sarebbe stata “artatamente confezionata per essere intercettata dal filtro antispam” e quindi per essere di fatto ignorata dal cliente. Si aggiunga che né nell’intestazione, né nella parte testuale di detta email, veniva data evidenza al suo oggetto (ossia, la modifica delle condizioni economiche).
Unione Bergamasca Consumatori in collaborazione con Unione Nazionale Consumatori intende procedere a un reclamo collettivo nei confronti di Enel Energia ma anche di società, in particolare delle ex municipalizzate (A2A, Hera, Iren, Estra, Acea), che si sono comportate come Enel Energia, per procedere alle segnalazioni in AGCM e ARERA.
Chiunque fosse intenzionato a procedere al reclamo collettivo per il nostro tramite può farci pervenire una bolletta con il prezzo precedente alle modifiche, la lettera di comunicazione dell’aggiornamento di prezzo e una bolletta successiva con i nuovi prezzi).
Il costo per procedere a tale reclamo collettivo è di soli € 10,00.”.