Comunicazioni degli operatori energetici in merito ad aumenti contrattuali in vista di scadenza del contratto, ricevute tramite mail o posta ordinaria
Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini, soprattutto anziani, che si sono visti recapitare bollette stratosferiche in questi mesi invernali, a fronte di aumenti comunicati in precedenza, per l’esattezza 90 giorni prima dell’entrata in vigore del nuovo contratto.
Consigliamo di prestare la massima attenzione.
Potete contestare l’aumento chiedendo, per esempio, una riduzione.
Scegliere un nuovo operatore, con quotazioni più favorevoli, utilizzando per esempio lo strumento messo a disposizione sul sito di Arera, il portale delle offerte, dove, dopo aver inserito i vostri dati ricavati dalla bolletta, vi verranno fornite numerose offerte.
Se malauguratamente non reclamate o non cambiate, l’effetto è che accettate tacitamente le nuove condizioni.
Si potrà intervenire chiedendo rimborsi o sconti tramite reclami, quasi sicuramente si arriverà alla conciliazione, che in molti casi avrà esito negativo e occorrerà iniziare un contenzioso per ottenere una diversa statuizione o simili.
L’Unione Nazionale Consumatori si è già fatta parte attiva per modifica delle attuali disposizioni di legge, che consentono l’invio dei comunicati riguardanti la modifica delle condizioni contrattuali mediante semplice lettera, imponendo agli operatori energetici, almeno per le comunicazioni di variazioni di prezzi molto importanti un modo certo d’invio, per consentire al consumatore di avere la prova del ricevimento.
L’Unione Bergamasca consumatori continuerà questa battaglia.
Restiamo a vostra disposizione per ogni altra delucidazione.