EQUITALIA NORD SPA – PIGNORAMENTO DEL CONTO: COME SBLOCCARE IL CONTO CORRENTE IN BANCA
Nell’ultimo mese diversi dipendenti e pensionati stanno subendo da parte di Equitalia il pignoramento delle somme depositate sui conti correnti bancari. In particolare l’Agente della Riscossione procede alla notifica dell’atto di pignoramento dei crediti del debitore verso terzi, ovvero verso le Banche ove il debitore intrattiene rapporti di conto corrente, a norma dell’art. 72-bis del DPR n. 602/1973, ordinando alle Banche di pagare il credito direttamente al Concessionario della Riscossione fino a concorrenza del credito per cui si procede. Sostanzialmente il debitore si trova nell’impossibilità di disporre dell’intera somma risultante dal saldo attivo del conto corrente subendo così un grave nocumento.
Ma il pignoramento come eseguito dall’Agente della Riscossione non rispetta le disposizioni di legge e precisamente l’art. 72-ter del suddetto DPR n. 602/1973. Infatti, detta disposizione, divenuta operativa dal 29 aprile 2012, ha fissato nuovi limiti in tema di pignoramento presso terzi, e in particolare sul pignoramento dello stipendio e sul pignoramento della pensione da parte dell’Agente della Riscossione, come Equitalia Nord Spa.
La novità in tema di pignoramento presso terzi, prevede infatti dei nuovi limiti di pignorabilità che sono diversi a seconda degli importi degli stipendi, salari o altre indennità derivanti dal rapporto di lavoro, comprese le indennità dovute a seguito di licenziamento su cui si procede al recupero crediti.
Questi nuovi massimi di pignorabilità dello stipendio e della pensione sono:
1/10 per stipendi/pensioni/salari/altre indennità derivanti dal rapporto di lavoro netti fino a Euro 2.500,00;
1/7 per stipendi/pensioni/salari/altre indennità derivanti dal rapporto di lavoro netti da Euro 2.500,00 a Euro 5.000,00.
Inoltre, detti pignoramenti presso terzi non sono comunque possibile alla luce della Circolare: “Pignoramenti a carico di lavoratori dipendenti e pensionati“, sottoscritta dal responsabile della divisione riscossione di Equitalia, Giancarlo Rossi, trasmessa agli amministratori delegati e ai direttori generali di tutte le società di riscossione partecipate, la quale prevede che: “nelle more degli approfondimenti che si rendono necessari all’esito delle problematiche emerse in merito ai pignoramenti di conti correnti sui quali affluiscono stipendi/pensioni, si dispone, con decorrenza immediata, che per i contribuenti lavoratori dipendenti e/o pensionati non si proceda, in prima battuta, a pignoramenti presso istituti di credito/poste. Tali azioni saranno attivabili solo dopo che sia stato effettuato il pignoramento presso il datore di lavoro e/o ente pensionistico e che, in ragione delle trattenute accreditate, il reddito da stipendio/pensione risulti pari o superiore a 5 mila euro mensili.”
I nostri Avvocati si sono attivati ed hanno ottenuto, da parte delle Banche, lo sblocco delle somme accreditate sul conto corrente, risolvendo, così, questo gravoso nocumento per i nostri assistiti che hanno potuto così recuperare immediatamente la disponibilità del proprio conto corrente bancario.